Joseph Kosuth -  Jannis Kounellis

Joseph Kosuth   - Jannis Kounellis

MOSTRE:

LA MARRANA: UNA LOCALIZZAZIONE 2004   

NATO IN: Joseph Kosuth (Toledo) - Jannis Kounellis (Pireo)
NAZIONALITA': Joseph Kosuth (Stati Uniti) - Jannis Kounellis (Italia)
DATA DI NASCITA: Joseph Kosuth (1945) - Jannis Kounellis (1936)

NOTE BIOGRAFICHE:

JOSEPH KOSUTH

Note biografiche

Joseph Kosuth è uno dei pionieri dell’arte concettuale e delle installazioni, iniziando negli anni sessanta con opere basate sul linguaggio e sulle strategie di appropriazione. Il suo lavoro ha esplorato coerentemente la produzione e il ruolo del significato all’interno dell’arte. La sua quasi trentennale indagine sul rapporto tra linguaggio e arte si è manifestata attraverso installazioni, mostre in musei, commissioni pubbliche e pubblicazioni in Europa, le Americhe e l’Asia. Kosuth ha partecipato tra l’altro a cinque Documenta e quattro Biennali di Venezia, esponendo anche nel Padiglione ungherese nel 1993. Tra i premi che gli sono stati conferiti si annoverano il Premio Brandeis, 1990, il Premio Frederick Weisman, 1991, la Menzione d’Onore alla Biennale di Venezia del 1993. Nel 1993 è stato insignito dal Governo francese del Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres. Le borse di studio ricevute includono tra l’altro il Cassandra Foundation Grant. Nel giugno 1999, il Governo francese ha fatto stampare un francobollo da 3 franchi per celebrare la sua opera a Figeac. Nel febbraio 2001 l’Università di Bologna gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Lettere e Filosofia. Il suo romanzo ‘Purloined’ è stato pubblicato nel 2001 dalla casa editrice Salon Verlag. Nell’ ottobre 2003 ha ricevuto il premio Croce di Cavaliere di Prima Classe al Merito della Repubblica d’Austria.

Nato a Toledo, in Ohio, il 31 gennaio 1945. Ha studiato al Cleveland Institute of Art, 1963-64; The School of Visual Arts a New York City, 1965-1967; alla New School for Social Research (antropologia e filosofia), 1971-1972. Ha insegnato al Department of Fine Art, The School of Visual Arts di New York City, 1967-1985; è stato Professore alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo, 1988-1990, nonché alla Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda, 1991-1997. Attualmente insegna alla Kunstakademie di Monaco di Baviera nonché all’IUAV di Venezia. È stato visiting professor presso varie università ed istituzioni per quasi trent’anni tra le quali: la Yale University, la Cornell University, la New York University, la Duke University, l’UCLA, la Cal Arts, la Cooper Union, il Pratt Institute, The Museum of Modern Art di New York, l’Art Institute of Chicago, la Royal Academy di Copenhagen, l’Ashmoleon Museum, Oxford University, l’Universitá di Roma, la Kunstakademie di Berlino, il Royal College of Art di Londra, la Glasgow School of Art, The Hayward Gallery di Londra, La Sorbona di Parigi, il Sigmund Freud Museum di Vienna. Lui vive e lavora a New York e a Roma.




JANNIS KOUNELLIS

Note biografiche

Jannis Kounellis nasce al Pireo, in Grecia, nel 1936.
Nel 1956 si trasferisce a Roma, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti e ottiene la sua prima personale ancora studente alla Galleria La Tartaruga (Roma), nel 1960, dove espone tele con lettere, numeri, frecce e altri simboli dipinti a tempera nera su tela bianca.
Influenzato da Alberto Burri e Lucio Fontana, le cui opere offrono un’alternativa all’espressionismo dell’Art Informel, Kounellis cerca di “spingere” la pittura verso nuovi territori. Il suo stile pittorico diviene gradualmente scultoreo e già nel 1963 inizia ad utilizzare elementi e materiali naturali – inerti o organici – come legno, cera, piombo, fiori, sacchi di iuta, granaglie, semi di caffè, carbone, ecc. Tra i diversi materiali che utilizza a partire dalla fine degli anni ‘60 si ritrovano anche il fuoco, la terra e l’oro, in un’allusione a volte al suo interesse per l’alchimia. Nell’ambito della riflessione sul rapporto tra arte e natura, utilizza anche animali vivi come espressione di energia vitale, aggiungendo così alle installazioni d’arte la dimensione della performance.
A partire dagli anni ‘70 e ‘80 Kounellis arricchisce ulteriormente il suo vocabolario formale di elementi carichi di suggestioni antropologiche e mitologiche, ampliando il repertorio dei materiali che utilizza, introducendo fumo, scaffalature, frammenti di calchi, pietre, fiamme ossidriche, tracce di fuliggine, stracci, traversine di legno e acciaio, neon, plastiche, materiali e frammenti di materiali industriali.
Nel 1967 Kounellis viene invitato a partecipare ad una importante collettiva intitolata “Arte povera e IM spazio” alla Galleria La Bertesca di Genova, in occasione della quale viene coniato, dal suo primo e principale teorico, Germano Celant, il termine Arte Povera.
Kounellis tiene la sua prima personale a New York nel 1972, alla Sonnabend Gallery.
Dagli anni ’70 ad oggi sono numerosissime le mostre che vedono Kounellis protagonista, come quella al Musée d’Art Contemporain di Bordeaux (1985), al Museum of Contemporary Art di Chicago (1986), con una retrospettiva accolta anche al Musée d’Art Contemporain di Montreal. Del 1989 è la mostra all’Espai Pobenou di Barcellona. Degli anni ’90 sono anche alcune importanti retrospettive, come la grande retrospettiva “galleggiante” ospitata nel 1994 sulla nave Ionion ormeggiata nel porto del Pireo in cui Kounellis ha raccolto e presentato una selezione di oltre 30 anni di attività; la retrospettiva del ’97 presentata al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid sino a quella del Centro d’Arte Contemporanea Pecci a Prato nel 2001.
Jannis Kounellis vive oggi a Roma.