Hossein  Golba

Hossein Golba

MOSTRE:

IL GIORNO D'ORO (1997)   

NATO IN: Babol (Iran)
NAZIONALITA': Iraniana
DATA DI NASCITA: 1956

NOTE BIOGRAFICHE:

Sono nato in un piccolo villaggio del nord (Babol), poco distante dal Mar Caspio, in Persia. Da bambino, come tutti i miei fratelli e sorelle, facevo il contadino pastore, passando la maggior parte del mio tempo con gli animali, che portavo al pascolo. La mia infanzia ha avuto molti maestri spirituali che hanno dato forma all’argilla che ero.
Ho preferito questa evocazione, al posto della mia biografia, per farvi conoscere alcuni di loro: i miei sette maestri spirituali.

1. Il mio primo maestro spirituale è stato un fiore, un papavero rosso che era felice di essere nato. Gli chiesi: “Perché sei così rosso se vieni da una terra così scura?” Mi rispose: “ Questa è la via che tu devi percorrere (la conoscenza spirituale delle cose che ti circondano)”.

2. Il mio secondo maestro è stato un campo di cotone. Una mattina, piena di luce argentata, mi recai come al solito nel campo di cotone. Avevo appena 10-12 anni, si era spenta la mia anima per la scomparsa dei miei genitori e avevo una domanda nel cuore: “Perché l’uomo vive?”. Quella straordinaria luce che veniva dal bianco del cotone scese nella mia anima, qualcuno mormorava in me: “L’uomo può vivere per creare la gioia”.

3. Il mio terzo maestro è stata l’ombra di un vecchissimo albero di noce. Come in un gioco, chiudevo gli occhi per ricordare l’enormità del suo corpo. Non mi era possibile, finché -
guardando la sua ombra - l’esercizio riuscì; era facile memorizzare la sua stessa ombra invece del suo corpo reale.

4. Il mio quarto maestro è stata la rugiada. Mi piaceva alzarmi presto al mattino e andare nel giardino a raccogliere la rugiada: una mattina mi ero messo a giocare con una goccia di rugiada che prendeva il sole sulla foglia di una pianticella di sesamo. Mi avvicinavo con la punta delle dita sino a che tra noi rimaneva quel poco spazio per far respirare il vento. Mentre giocavo con lei, la rugiada svanì; ho riflettuto a lungo sulla grandezza della sua scomparsa.

5. Il mio quanto maestro è stata una canna di bambù. Un giorno ero seduto accanto al fiume (Ciarsin) che passava al limite del villaggio; l’acqua era trasparente, sotto l’acqua vedevo tanti pesci che giocavano tra loro. Misi in acqua il mio bastone di bambù lentamente e mi accorsi che il mio bastone si era spezzato al contatto con l’acqua. Ritirai il mio bastone dall’acqua e scoprii che era intatto; capii allora che la verità è più d’una.

6. Il mio sesto maestro è stato uno stagno. Un giorno d’estate, ritornando dal campo con il mio raccolto d’erbe per gli animali sulla spalla, dalla stanchezza mi fermai e mi misi a riposare accanto ad uno stagno, sotto l’ombra di un grande albero di prugne. A terra vi erano molti frutti maturi caduti dall’albero; ne raccolsi un po’ e mi misi a mangiare. Da dove ero seduto, su un rialzo a pochi metri dall’acqua, lo stagno era come uno specchio silenzioso e trasparente sotto la luce del giorno. Per gioco lanciai un seme di prugna in acqua; fece un disegno di cerchi perfetti, da piccoli a grandi, finché svanirono nel nulla. Il gioco continuò: ad un certo momento decisi di lanciare due semi, uno a poca distanza dall’altro. I due cerchi presto si scontrarono e si annientarono.

7. Il mio settimo maestro è stato il buio.
Una sera di autunno, ero uscito dal villaggio per ricondurre gli animali a casa. Non li ritrovai più e quando scese il buio decisi di ritornare a casa; era una notte senza luna e senza stelle. Conoscendo la strada non feci tanta fatica e arrivai al cimitero del paese. Il cimitero era come una grande piazza e bisognava attraversarla per forza. Intorno non c’erano abitazioni; all’improvviso sentii il buio più buio.
Mi fermai e mi domandai: “Perché ho attraversato i sentieri stretti fuori dal paese senza fatica e ora, in questo luogo così grande e così aperto, sento tanta paura?”.
Capii che quel buio che mi faceva essere cieco abitava dentro di me e non fuori.

ESPOSIZIONI PERSONALI

1983
Silenzio, Telfs (Austria), Raiffeisen Bank; Bolzano, Galleria Meta

1987
Il suono del sogno, Milano, Galeria Pero (catalogo Electa a cura di Elio Grazioli)
E così finisce il giorno d’oro, Verona, Galleria Fuxia Art ( a cura di Giampiero Vincenzo)

1988
Il colore del tempo, Torino, Studio Gianni Caruso (catalogo ed. L’uovo do struzzo a cura di Martina Corgnati)

1989
La scultura come cosa viva, Sesto S. Giovanni, Rondottanta ( a cura di Relena Pontiggia)

1990
Rassegna 86/90, Savona Centro Culturale Santandrea
Il peso e la leggerezza della sensibilità, Genova, Galleria Duemme, Cisterne di S. Maria di Castello ( a cura di Luciano Caprile)
Golba, Terlizzi (Bari), Omphalos Artivisive (a cura di Marinella Di Tursi e Antonella Marino)

1992
Scolpire il tempo II – Omaggio ad Andrej Tarowskij, Milano, Viafarini
Il luogo del bacio, Pinerolo (TO), ES Galleria d’arte (a cura di luca Beatrice)
Il giardino delle rose, Arezzo, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea – Sala di Sant’Ignazio (catalogo Electa a cura di Enrico Crispolti)

1993
Rassegna 92/93, Alessandria, Studio Graziano Vigato

1995
Senza età, Milano, Galleria San Carlo ( a cura di Luciano Caramel)
Angelicum, Milano, Galleria Arcadia Nuova (a cura di Manuela Nanni con testo di Luciano Caprile)
Il colore dello zafferano, Lamezia Terme (Cosenza), Centro Angelo Savelli (a cura di Antonella Marino e Tonino Poliese)

1996
Il corpo del sogno, Bologna, Fiorile Arte
Oro dei poeti, Todi, Extra Moenia
Scolpire il tempo VIII (non luoghi), Santomato (Pistoia), Fattoria di Celle

1997
Il giorno d’oro, Montemarcello, loc. La Marrana (La Spezia), Casa Bolongaro (catalogo Ed. Scheiwiller a cura di Bruno Corà)


ESPOSIZIONI COLLETTIVE

1985
Desideretur, Bergamo, Palazzo della Ragione (a cura di Achille Bonito Oliva)

1986
La poetica delle cose, Torino, Murazzi del Po (a cura di Floriana Piqué)
Vitto sussidiato, Gargnano (Brescia), Ex Caserma Gargnano (a cura di Francesca Alfano Miglietti)
Se i fisici…, Milano, Galleria Fac-simile (a cura di Francesca Alfano Miglietti)

1987
Terza Rassegna Internazionale di Amalfi, Amalfi (Salerno), Arsenale (a cura di Luciano Caprile)
Ge.Mi.To., Torino, Società Promotrice delle Belle Arti (a cura di Enzo Cirone e Edoardo Di Mauro)
Prima visione, Milano, Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea (a cura di Angela Vettese)
Progetto per un giardino magico, Verona, Galleria Fuxia
Ucronia 33 artisti a Torino, Torino, Vecchio Arsenale (a cura di Marie Louise Syring, Stephan von Wiese, Claude Rossigno, Francesco Poli)
Scultura e ambiente, Cagliari, Ex vetreria di Pirri (a cura di Giorgio Pellegrini)

1988
Gioia fredda, Bari, Expo Art; Taranto, Galleria Extra
Ubi minor ibi major, Roma, Galleria Arco di Rab
Il paese della velocità, Mottola (Taranto), Sala dei Convegni
Libri di artisti, Verona, Biblioteca Civica
Ultima terra, Kirkness (Norvegia), Palazzo Comunale
Ucronia, 13 Kunstler aus Italien, Rhein (Germania), Kunstverein Ludwigshafen (a cura di Francesco Poli)
Ucronos, 29 artistes européens à Metz (France), Musée d’Art et Histoire Caves Sainte-Croix (a cura di Frédéric Niedzielski, Marie Louise Syring e Francesco Poli)
Il raggio duro del sole, Messina, Palazzo dei Leoni (a cura di Enrico Crispolti, Lucio Barbera, Marie Louise Syring)

1989
Borderline, Monteciccardo (Pesaro), Convento dei Serviti di Maria; San Piero a Sieve (Firenze), Convento del Bosco ai Frati; Reggio Emilia, Antico Foro Boario (a cura di Andrea B. Del Guercio)
Dare ombra, Castelfranco Veneto (Treviso), Casa del Giorgione (a cura di Tiziano Santi e Valerio Dehò)
La poetica materiale, Messina, Parco della Fiera (a cura di Martina Corgnati)

1990
Inoltre, Teramo, Galleria Extra
Paraxo, Andora (Savona), Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo (a cura di Elena Pontiggia, Claudio Spadoni, Marisa Vescovo)
Eccentrici volumi, Bari, Ex Convento di S. Teresa dei Maschi (a cura di Lia De Venere)
Albissola, gli artisti e la ceramica, Albissola (Savona) Villa Gavotti; Milano, Palazzo delle Stelline (a cura di Franco Dante Tiglio)
Artefax, Bologna, galleria d’Arte Moderna (a cura di Claudio Cerritelli)
L’officina del poeta, Monopoli (Taranto), Palazzo San Martino (incontro con Giovanni Giudici)
Interni d’artista, Monteciccardo (Pesaro), Convento dei Serviti di Maria (a cura di Andrea B. Del Guercio e Alessandro Pitré)

1991
Arie, Fonti del Clitumno (Spoleto), 34° Festival dei due mondi (catalogo Edizioni Carte Segrete a cura di Achille Bonito Oliva)
Etica dell’arte!, Gubbio (Perugia), Palazzo dei Consoli; Cagliari, Cittadella dei Musei; Roma, ex fabbrica Peroni (catalogo Mondadori Arte a cura di Manuela Crescentini)
Provoc’arte, Repubblica di San Marino, Ex Monastero Santa Chiara
Il tempo delle riflessioni, Genova, Galleria Duemme (a cura di Luciano Caprile)
Extrabilia, Capua (Napoli), Chiesa di San Salvatore (a cura di Achille Bonito Oliva)
Le vette del desiderio, Bari. Galleria Zelig
Rossopapavero, Terlizzi (Bari), Galleria Omphalos, Ex Frantoi Volpe (a cura di Antonella Marino)

1992
Salaam, Roma, Sala Uno (a cura di Gianleonardo Latini e Franco Dammico)
Crocevia, Casarano (Lecce), Palazzo D’Elia (a cura di Anna Cirignola, Antonella Marino)
Dislocazione dell’arte, Termoli (Campobasso), XXXVII Mostra Internazionale di Arte Contemporanea (a cura di Achille Bonito Oliva)
Ritorno al mare, Polignano a mare (Bari) (a cura delle gallerie L’Attico di Roma e Zelig di Bari a Antonella Marino)
Rassegna Biennale della ceramica d’arte, Savona, Priamar (a cura di Franco Dante Tiglio)
Non era cipango, Cagliari, Cittadella dei Musei (a cura di Luigi Scialanga)

1993
Alta marea, Bari, Tecnopolis; Milano, Società Umanitaria; Roma, Sala Uno (a cura di Anna D’Elia e Antonella Marino)
Post verbum, Bergamo, Chiesa di Sant’Agostino (catalogo Ed. Charta a cura di Marisa Vescovo)
Sound, Bolzano, Museo d’Arte Moderna (a cura di Marisa Vescovo)
La cravatta e l’arte, Milano, Palazzo Cicogna

1994
L’immagine luminosa, Gorla Maggiore (Varese), Torre Colombera (a cura di Debora Ferrari)
Paraxo 94 “Thor Heyerddahl: il viaggio come ricerca ed esplorazione dell’uomo e della sua religiosità”, Andora (Savona), Colle Micheri; Genova, Palazzo G.C.
Virtualità, Biella, Palazzo Lamarmora, Galleria Dialoghi (a cura di Silly Bassanese e Myriam Cristaldi)
Que bien resiste, Arezzo, Galleria Comunale di Arte Contemporanea (a cura di Enrico Crispolti)
Scultura ed ambiente, Santomato (Pistoia); Verghera di Samarate (Varese), Villa Imbarcati (a cura di Associazione Culturale Immar)

1995
Milano: cento artisti per la città, Milano, Museo della Permanente (catalogo Mazzotta a cura di Rossana Bossaglia)
Terra nera, Fornazzo –Milo (Catania)

1996
Nel segno dell’angelo, Milano, Galleria Bianca Pilat
IX International Biennal Exhibition of Sculpture 1996-97, Atene, Skironi Museum Polycronopours
Sacro e dintorni, Cellore d’Illasi (Verona), Casa Anselmi-Barcanovich; Verona, Galleria Ponte Pietra; S. Michele Appiano (Bolzano), Castel Ganda (a cura di Luigi Neneghelli)
Autoritratto dentro e fuori, Milo (Catania), Comunità Terapeutica Protetta
Installazione, Assoro, (Catania) (a cura di Francesco Gallo)
Paraxo 96 percorso d’arte, Andora (Savona), Castello
Arte come progetto di vita, Milano (a cura di Luciano Caramel)